Saturday, June 21, 2008

"Illusion", la recensione di Ondalternativa

da Ondalternativa.it
E' passato talmente veloce l'Espresso che noi di Ondalternativa lo abbiamo perso di vista senza neanche rendercene conto. Sembra assurdo, ma anche ai migliori possono capitare delle imbarazzanti sviste ed è per questo che parliamo dell'album in questione dopo mesi e mesi. Qualcun altro avrebbe lasciato perdere, noi invece facciamo ammenda e veniamo a parlarvi di questa band pugliese perchè c'è molta carne al fuoco e sarebbe un peccato far finta di nulla. La band stessa definisce le sue coordinate stilistiche tra il rock e la psichedelia anni 70 e ascoltando "Illusion" non possiamo dar loro torto, anche se ascolto dopo ascolto emergono più fattori: dal dark al progressive, senza per questo esagerare con l'uno e con l'altro, mischiando sapientemente e con giudizio vari elementi musicali rendendo così la proposta varia. Varia ma difficile da assimilare: il sound degli Orient Express infatti è pesante, plumbeo, angoscioso, a tratti straziante, va preso dunque a piccole dosi. I ragazzi ci sanno fare, ma i brani qui presenti non hanno dalla loro parte l'imemdiatezza. Da un certo punto di vista ben venga questo ermetismo musicale, ben vengano le trame intricate della musica degli Orient Express... l'importante è non farsi catturare troppo dal loro labirinto: non potreste più uscirne vivi!