Monday, December 17, 2012

ORIENT EXPRESS LIVE 2002 - 2012


Il progetto Orient Express (Rock/Psichedelia) prende forma nel 2002. La pubblicazione del primo demo autoprodotto rende possibile la presenza in alcune iniziative targate Rock TV (in finale all' I-Tim Tour '03, su Database e al RockTv tour 2004). Dal 2004 ad oggi la band ha aperto una serie di concerti al fianco di nomi importanti della scena italiana quali Tiromancino, Marlene Kuntz, Marta sui Tubi, Rezophonic, Vibrazioni, Moltheni. Nel Settembre 2007 la band esce con il primo album ufficiale "Illusion", edito dall'indipendente MyKingdom Music, accolto in maniera positiva dalla stampa specializzata sia italiana che straniera (soprattutto in Germania, Francia e Spagna). E' del 2009 il primo video ufficiale “Ten Drops” diretto da Beppe Massara. Lo stesso brano è presente sulla prima compilation digitale curata dalla rivista Rolling Stone Italia e nel TEN DROPS EP (con le due versioni del brano, il video e l’inedita “Faith”) uscito nell'estate del 2009.
Barletta(Barletta Andria Trani)
Circolo Arci Carlo Cafiero
ore 22:00
ingresso riservato ai soci
Info. 329/6050971 

Tuesday, December 11, 2012

Orient Express Discography


Saturday, August 25, 2012

A Violet Pine - First Album - Promotional Video

Video Promozionale del primo Album della Band "A Violet Pine" che precede l'uscita del primo videoclip ufficiale del brano " Girl " Promotional Video of the Band's first album "A Violet Pine" that precedes the release of the first official videoclip of the song " Girl " A Violet Pine -Giuseppe Procida: Voce,Chitarra e sintetizzatori / vocal, guitar, synth -Pasquale Ragnatela: Basso, Tastiera, seconda voce / bass,piano ,2°vocal -Paolo Ormas: Batteria e computer / drums and laptop Video girato e prodotto da: Video filmed and produced by: -Ruggiero Scardigno (Photographer and VideoMaker) -Massimiliano Dicorato (VideoMaker) Attrezzatura: Equipment: -Canon 5D MarkII, 50mm f1,4, Manfrotto Tripod. Link & Contatti www.avioletpine.com / http://www.youtube.com/avioletpine scardigno.ruggiero@gmail.com maxyico@gmail.com

Thursday, April 19, 2012

Intervista A Violet Pine


















Il progetto A Violet Pine nasce da un'idea di Beppe Procida, chitarrista e cantante degli Ablepsya, a metà del 2010, come percorso solista. A Violet Pine rappresenta un'evoluzione stilistica più intimista nella formazione del fondatore, e si completa nel 2011 con l'ingresso di Paolo Ormas (batteria, sequencer – Orient Express) e Pasquale Ragnatela (basso, piano, back voice). L'intenzione musicale di "A Violet Pine" è in contrasto con se stessa. Il marcato uso di sintetizzatori, sequenze, timbriche contemporanee, unite al tocco "umano" delle chitarre, sfocia in sonorità che abbracciano trip-hop, rock e influenze cantautorali in eguale misura. I testi, in lingua anglosassone, raccontano esperienze e sensazioni di protagonisti illusori, che parlano sempre in prima persona.

Il trio vanta una lunga esperienza live e diversi lavori discografici con le precedenti formazioni (Ablepsya, Orient Express, Vipida). Attualmente la band è impegnata nella produzione del primo disco "A Violet Pine", oltre che con diversi concerti dal vivo in giro per la Puglia (non ultimo la partecipazione alle finali provinciali e regionali di Italia Wave). Alle domande ha risposto Beppe Procida, ideatore del progetto "A Violet Pine".

Perché avete scelto il nome "A Violet Pine"?
«Il nome" A Violet Pine" è nato durante un viaggio in treno tra Cuneo e Torino nei primi mesi primaverili. Quei paesaggi sono distese infinite di vegetazione, e in quel contesto sono numerosi anche gli alberi di pino. Era imminente il tramonto e uno di questi pini assunse delle sfumature violacee. Era una cosa inusuale e così pensai "Perché no?". E poi suona bene».

Come definireste la vostra musica?
«La musica che proponiamo è elettronica con sfumature rock. E' chiaro che non abbiamo pregiudiziali verso altre influenze. Di recente abbiamo inserito anche parti di piano e ritmiche dub».

Che tipo di pubblico amate vedere sotto il palco?
«Non c'è un pubblico preferito. Qualsiasi persona abbia voglia di ascoltare la nostra musica, sia incuriosita dal progetto o vuole semplicemente rilassarsi, per noi va bene».

Mentre suonate, guardate in faccia il pubblico, per catturarne le emozioni?
«Sul palco siamo molto concentrati perché suoniamo tutti più di uno strumento. Paolo deve vedersela con batteria, pc e sequenze, Paky con il basso, il piano e la voce, il sottoscritto con chitarra, effetti vari e voce. Di conseguenza cerchiamo di coinvolgere il pubblico esclusivamente con la musica, non con gli sguardi, anche perché non siamo modelli».

Come e dove nascono le vostre canzoni? Scrivete prima il testo o la melodia?
«I pezzi vengono tutti scritti al computer, su drum machine o con registrazioni che poi ci scambiamo online e completiamo con idee comuni successivamente. Il processo compositivo è atipico perché nasce e si sviluppa a distanza. In seguito registriamo le voci, il piano o altri strumenti. Infine in sala prove arriviamo con dei brani in buona sostanza completi a cui aggiungiamo il tocco umano della strumentazione classica del rock».

Di cosa parlano le vostre canzoni?
«I testi descrivono episodi quotidiani nella vita di personaggi diversi. " Fragile", ad esempio, parla di un uomo che ha voglia di andare in un posto in cui possa trovare la serenità. "The girl who sets up fire" invece di una ragazza che si diverte ad adescare uomini».

Come nato il brano "Pathetic"?
«"Pathetic" sostanzialmente è il primo brano con cui ci siamo proposti al pubblico. Tutto è nato dalla prova di inserire tre batterie diverse e un solo basso in un unico pezzo. Il testo è incentrato su un individuo che si scusa col mondo per essere appunto "patetico". Dal vivo la resa è praticamente identica, malgrado i campionamenti, le linee di basso e di batteria si intrecciano con le parti elettroniche generando un vortice sonoro che sfocia in un finale noise. Non è una cosa semplice, soprattutto per una band come noi di soli tre elementi».

Com'è il rapporto col vostro pubblico (soprattutto femminile),durante i concerti?
«Il rapporto col pubblico in generale è divertente. Il pubblico femminile è uguale a quello maschile, siamo contenti che esistano ancora ragazze che non reputino l'andare a un concerto come un atto plebeo. Molti, incuriositi, chiedono ulteriori informazioni sul gruppo e dove possono ascoltare i brani, altri ci invitano a suonare in altre rassegne da loro organizzate, altri semplicemente applaudono e basta».

La musica è una consolazione, per voi?
«Più che una consolazione è uno spasso e un modo per stare insieme. Non crediamo più alla favola che si fa musica per esprimersi soprattutto in questa epoca storica, riteniamo che una persona che si affanna a cercare un posto di lavoro o a mantenere una famiglia con pochi mezzi che un musicista, sia molto più espressiva e abbia molto più di cui parlare».

Il formato CD sta scomparendo, ritenete che oramai sia divenuto un "supporto pubblicitario", o sia ancora un "supporto culturale"?
«Bisogna adattarsi ai tempi. Vero è il fatto che il compact disc è nella collettività il mezzo materiale di rappresentanza di una band, ma è vero anche che ormai la musica si compra su internet o si scarica. Per cui un gruppo che decide di pubblicare il proprio lavoro su CD lo fa unicamente per promozione. Noi stiamo alle ultime riprese prima del completamento del nostro album, ma non abbiamo ancora deciso su che formato lo pubblicheremo. Chissà, magari su musi cassetta».

Sunday, April 1, 2012

Sunday, February 19, 2012

RAINBOW BRIDGE - JIMI HENDRIX TRIBUTE

Il progetto RAINBOW BRIDGE - trio molto attivo tra Puglia, Basilicata, Molise e Campania - è una celebrazione della musica, dello spirito e dell'attitudine di Jimi Hendrix. Non il solito tributo ma una libera interpretazione di “quel sound” dal blues delle radici ai suoni “psichedelici” degli anni '60 fino al rock puro. Con apprezzamenti anche dagli Stati Uniti – la webzine dedicata alla psichedelia Sodashop.com li ha definiti “a fucking cool tribute” – e dalla Germania – presenti nel portale Hendrix-fans.de dedicato alle band che si rifanno al mancino di Seattle - la band rielabora in modo assolutamente originale il repertorio del leggendario chitarrista i cui brani vengono rivoltati da cima a fondo in un mix di potente psichedelia distorta e graffianti improvvisazioni.


Next Gigs

18/02/2012 - Carpe Diem Music pub, Ostuni(Ba)

08/03/2012 - Auld Dublin, Bisceglie(Bt)

15/03/2012 - Sottocoperta pub, Monopoli(Ba)

23/03/2012 - Il Sottano, Ruvo(Ba)

14/04/2012 - Piave Cafè, Alberobello(Ba)

24/04/2012 - Trèsor, Spinazzola(Bt)