Saturday, July 18, 2009

Il primo album degli Orient Express "Illusion" recensito ottimamente anche da Mucchio Selvaggio

da IlMucchio.it


Illusion
My Kingodom Music

L’Orient Express corre su binari sicuri; nel nostro caso, una rock band con stazione di partenza pugliese, Barletta per l’esattezza, anno 2002. Poi il viaggio ha sedimentato strategie stilistiche, portando lontano, verso lidi anglo-psichedelici. Un trip dunque, come si suol dire, sancito adeguatamente dal debutto ufficiale “Illusion” pubblicato dall’eccellente avant-metal (e non solo) label romana My Kingdom Music, impregnato di un mirabile magnetismo elettrico. Impressionano positivamente le ipnotiche, tese slow-song come l’iniziale “Eternal Child”, “Illusion”, “Prison Head” e “Rats Know”, fluttuanti in un mare di arpeggi ed atmosfere malinconiche, anche quando fanno posto ai solidi riff di “Madness”. La voce di Wito (anche bassista) traccia linee melodiche ed interpretative rassicuranti, efficaci tra le pieghe più introspettive, ma anche nel seguire l’intensificarsi delle tensioni chitarristiche (pregevole anche il lavoro alle sei corde del fantomatico GG). Un indubbio, importante punto a favore, epicentro espressivo in un collaudato impianto rock. Crepuscolari movenze psichedeliche che sfociano i deflagrazioni controllate, ovvero la connotazione più evidente nonché formula vincente del quartetto barese, che pare aver raccolto anche dei riscontri positivi oltre confine. Forse un’ennesima trita storia di italici tentativi di sprovincializzazione, laddove il titolo del disco pare fotografare un ovvio frustrante pedaggio. Ma la partenza discografica è buona davvero, matura e consapevole dei propri mezzi, e spontanei vengono gli auguri per tante nuove soddisfacenti stazioni.

Contatti: www.officialorientexpress.it

Loris Furlan