Tuesday, March 18, 2008
Intervista su Eutk
Presentatevi ai lettori di EUTK.
(Pablo): “Orient Express nasce nel 2002, inizialmente e testardamente devoti alla formula del power trio ‘70ies con la cui formula riusciamo ad esibirci in kermesse come l’i-Tim Tour del 2003 (dove arriviamo in finale), al Rock Tv tour del ’04, alle finali per lo Sziget Festival del 2006 e in diverse altre interessanti situazioni. Nel 2006 entriamo in studio e, contestualmente alle registrazioni, decidiamo di implementare il nostro suono con l’ausilio del synth diventando di fatto un quartetto. Completate le registrazioni entriamo in contatto con la My Kingdom Music che permette l’uscita nello scorso settembre del nostro debut album “Illusion”. Dal vivo lo stiamo portando in giro come quintetto con il sottoscritto alla batteria, Gg alla chitarra, Wito al basso e voce, Blondy ai synth e Able alla seconda chitarra.”
Il nome Orient Express rimanda al mitico treno. Come mai questa scelta?
(Gg): “Non ha un motivo ben preciso la scelta del nome. Fondamentalmente è un nome che subito ci ha colpiti e che da subito abbiamo fatto nostro: a posteriori ci sono delle motivazioni ben precise. Parlo di viaggio, di viaggio lungo e dannato, parlo di un occhio orientale, parlo di situazioni, odori e sentimenti affiancabili a questo nome. Lo troviamo molto affascinante.”
“Illusion” è il vostro debut, ti andrebbe di parlarcene? In genere il debut è il disco più importante per una band.
(Wito): “Illusion e’ un infuso di passione e vita vissuta, un viaggio etilico nei sentimenti più nascosti dell’uomo, uno sfogo, una quercia secolare colma di segreti, un modo per esprimere la nostra felice infelicità, un sogno atteso da tanto, "Illusion” e’ il nostro primo disco.”
Il vostro sound è molto legato alla psichedelia dei ’70, al tempo stesso vi sentite di appartenere al grunge. Ti andrebbe di sviscerare il vostro suono, cercando di farci comprendere la sua genesi? (Gg): "Io personalmente sono un grande estimatore della scena prog e psych degli anni ’70 e posso dire che il nostro suono è strettamente legato a quelle sonorità. Oltremodo, nel disco è palese che le sonorità non sono esclusivamente ‘70ies, ci sono varie sfaccettature: c’è del grunge, come dici tu, ma credo solo a livello d’intenzioni, c’è un po’ di shoegaze e ne possiamo trovare infinite di soluzioni… Insomma, credo che abbiamo un sound abbastanza personale, non ci rifacciamo a nessuno stilema o cliché predefinito, è un’evoluzione naturale e durante ogni canzone ci si può aspettare di tutto.”
Ho definito il vostro disco notturno e onirico. Cosa pensi a riguardo?
(Wito): “Sono particolarmente felice di questa tua definizione, hai centrato perfettamente le intenzioni di questo nostro debutto. Gli Orient amano il buio e ci vivono a loro agio, si nutrono di questa mancanza di luce, ma non hanno intenzione di spaventare nessuno. Vogliamo solo che il nostro ascoltatore si spogli all’ascolto di questo disco e non abbia timore a mostrare le sue insicurezze le sue paure anche piangendo, nulla di preconfezionato, nulla di precostituito, i nostri sentimenti, i nostri viaggi mentali, le nostre vite colme di ansia, tutto questo possiamo “donarlo” con questo album.”
Citate anche Milan Kundera, è una citazione casuale o è in sintonia con il vostro mood?
(Gg): “La citazione di M. Kundera ci sembrava perfettamente azzeccata per far capire le intenzioni del gruppo (in sintesi: la gente sta diventando sorda, ecco perché la musica deve essere suonata ancora più forte). Si può subito pensare ad un gruppo metal, ma non esisterebbe cosa più sbagliata di questa. Gli Orient Express non sono un gruppo metal, anzi, come dici tu abbiamo composto un album di musiche notturne e oniriche, ma ti posso assicurare che uno show degli Orient Express ne equivale a 3-4 di gruppi metal che urlano nei microfoni.”
Avete già progettato il prossimo disco? Anticipazioni?
(Wito): “ Abbiamo dei nuovi brani che stiamo cercando di sviluppare ma non c’è ancora una direzione ben precisa, anticipazioni di carattere prettamente tecnico non posso darne, non per presunzione, ma l’esperienza del primo disco ci ha fatto capire come tutto possa cambiare anche in dieci minuti se c’è l’ispirazione. Senza dubbio sarà un disco lontano dalle leggi discografiche e vicino a ciò che non può essere compreso quando si è presi maniacalmente dalla fretta e dall’arrivismo. Amiamo le nudità dei nostri sentimenti e viaggiamo su binari paralleli ad altri ma solo nostri. Lasciatevi baciare dal freddo.”
Fra poco si vota per le elezioni politiche, considerazioni?
(Pablo): “Non ci sono particolari considerazioni al riguardo, siamo troppo occupati con altre faccende per poter sprecare troppo tempo con questi argomenti. L’unico rammarico è che nessuno nella band ha parenti o amici in politica così da poter usufruire anche noi di una fetta della torta così com’è negli usi e costumi di questo paese… proviamo tristezza infinita per il paese in cui viviamo così colmo di possibilità ma così banale e a dir poco ridicolo nelle scelte politiche. Fortunatamente la nostra esistenza non dipende da questo altrimenti avremmo il cappio al collo già da tempo.”
Chiudete pure come volete.
(Pablo): “Grazie a te Luigi e a tutta la redazione di Eutk. Vi esprimiamo i nostri più sinceri complimenti per l’ottimo lavoro che svolgete distinguendovi in maniera positiva nel caos del web. Per tutti i lettori e ascoltatori…NON SIATE MAI SUPERFICIALI.”
Sunday, March 2, 2008
Orient Express, nuove recensioni per "Illusion" da Francia, Olanda e Germania
Du rock psychédélique, des mélodies typiques du panorama musical italien et une importante activité en concert pour ce groupe venu d'Italie sont la recette du succès qui leur est prédestiné. Plus proches de la musique psychédélique à la Motorpsycho ou God Machine qu’à celle de Pink Floyd période ‘A Saucerful Of Secrets’, les cinq musiciens publient leur premier véritable CD après une aventure démarrée il y a quatre ans déjà. Le timbre est seventies, mais il reste moderne et ne donne pas un sentiment de déjà-vu. La voix de Wito forme une bulle à l’intérieur de laquelle tout le jeu se développe avec une superbe cohésion. La preuve est dans les morceaux ‘Madness’, ‘Illusion’ et ‘Ten Drops’. Les autres titres se valent, avec en primeur la guitare habitée ou hallucinée, c’est selon, et le synth, vraiment digne d’un Moog façon Van Der Graaf Generator première édition. Bref, vraiment une excellente première sortie pour Orient Express, avec de petites fautes peut-être au niveau du songwriting mais elles sont plus que pardonnées ! Cet album est vraiment très bon, prenez donc le temps de vous en approcher et de l’appréhender jusque dans ses multiples coins sombres.
da Vswebzine.com
« Illusion » propose 10 titres de musique très planante avec un chant calme, caressant voire cotonneux. Les tempos sont plutôt lents, les guitares cristallines et aériennes avec de temps à autres un peu de mordant. Les synthés sont très psychédéliques. Bien que très éloigné de ce que j'ai l'habitude d'écouter, je trouve l'écoute de ce disque d'ORIENT EXPRESS assez agréable, même si je trouve difficile d'en retenir quelque chose, c'est comme faire un voyage (et je suppose que c'était l'intention du groupe) quelques ambiance orientales viennent d'ailleurs se greffer à la musique. Mon seul étonnement viendra de l'adjectif dark, car je ne trouve pas leur musique particulièrement sombre.Les amateurs de musiques psychédéliques donc fortement teintées 70's, des vieux PINK FLYOD, de stoner planant devraient y trouver leur compte. Moi, je ne suis pas prêt à l'écouter à longueur de temps mais l'écoute est spéciale, plaisante, reposante. Pas de note, c'est bien éloigné des préoccupations des amateurs de décibels mais c'est une musique qu'on sent vraie et absolument pas commerciale malgré la douceur qui s'en dégage. Notons aussi une pochette très seventies qui fait mouche et sied à cet album.
da Gothtronic.com
Orient Express is an Italian band who play psychedelic rock with a strong melancholic feel. The synthesizer plays a major part in the dreamy and dark sound of this band that shows they master the guitar skills in a very versatile way. Illusion is the debut album of this band with the Italian label My Kingdom Music and this is a recording that sounds quite pleasurable yet doesn’t leave a lasting impression. The progressive psychedelic rock music slowly progresses in it’s own way with some heavy eruptions at set times, yet the songs itself do not stick. The music of Orient Express is definitely not bad, but on Illusion it misses the necessary focus and power. Hopefully this will be corrected on a next release.
Ha! Agatha Christie! Mord im Orient-Express! Basierend auf dem Roman der Rote Kimono. Und sie sinds am Schluss alle gewesen. Das kennen wir, klar, wenigestens den Film haben wir gesehen. Und hier? Das kommt auch literarisch daher, die Band beschreibt ihren Sound mit einem Zitat von Milan Kundera, dem bekannten Schreiberling von Die unverträgliche Seichtigkeit des Scheins: "Die Leute werden taub, weil die Musik immer lauter wird, aber weil sie taub werden, muss die Musik immer lauter werden." Tja, da scheint es kein Entrinnen zu geben. Dachten sich zumindest die vier Recken aus Italien und formierten 2002 diese Kombo, die sich auf die psychedelischen, finsteren Pfade solcher Helden wie Motorpsycho, God Machine und anderen begibt.
Nach zahlreichen Demos und reger Live-Aktivität schwurbelten die Herren nun ihre Debüt-Scheibe ein, und was vielleicht auf dem Beipackzettel etwas seltsam anmutet - "eine emotionale Reise voller Anspielungen" ah so alles klar -, funktioniert dann doch überraschend gut. Ohne in die leider allzu häufige Psychedelic-Dudel-Langeweile zu verfallen, kreieren Orient Express einen wirklich suggestiven Soundteppich, auf dem man gar wunderbar davonschweben kann. Schöne Melodien stehen da neben harten Riffs, angereichert mit teilweise proggigen Synthesizer-Klängen.
Auf den einzelnen Song kommt es da weniger an, vielmehr auf die Gesamtatmosphäre, und die ist dunkel, atmosphärisch und spacig. Wer auf berauschende wabernde Dämpfe und Co. steht, der mag versucht sein selbige anheizen, für uns andere reicht die Stimmung auch so allemal. Feine Sache.
Auf dem kleinen Label My Kingdom Music kam bereits im September 2007 dieses Album heraus und bei der dem Bandinfo entnommenen Kategorisierung Psychedelic Dark Rock hatte ich ja schon schwülstige Gothic-Belanglosgkeiten befürchtet - und wurde angenehm überrascht! Die zehn Songs in fast 55 Minuten sind nie schwülstig und haben mit Gothic soviel am Hut wie der Papst mit Black Metal. Die Italiener schwelgen in Melancholischen Kompositionen, die oft auch an Grunge denken lassen. Die Band nennt im Info selbst Bands wie Motorpsycho und The God Machine, große Namen, deren Genie hier zwar nicht erreicht wird, die aber schon zu Recht angeführt werden. Gestartet wurde die Band wohl bereits 2002, ist viel rumgekommen (u.a. sind sie beim Budapester Sziget-Festival aufgetreten), hat aber erst 2006 dann mit den Aufnahmen zum Debut "Illusion" begonnen. Der Sound ist wunderbar direkt, klingt kaum künstlich und die Synthies sind sehr smart und als Bereicherung eingesetzt, so klingen manche Songs stellenweise fast ein wenig nach TripHop. Auch Sänger/Basser Wito agiert souverän, unterm Strich fehlen eigentlich nur ein paar herausragende Songs, die sich im Gehörgang festsetzen. In der Diskographie der Combo findet sich ein etwas seltsamer Compilation-Beitrag, nämlich für "This Love / A Tribute To Dimebag Darrell" - beim Covern von Pantera kann ich mir die Band nun gar nicht vorstellen.