da SilentscreamZine
“La gente sta diventando sorda perché la musica è suonata troppo forte, ma dato che sta diventando sorda la musica deve essere suonata ancora più forte”: questa massima di Milan Kundera è stata adottata come motto dagli Orient Express, ma per il vero non sembra attagliarsi troppo alla musica da loro suonata. Non è sul volume delle amplificazioni né sull’attacco frontale che punta la band italiana, bensì su un approccio circolare ed accerchiante che, pur non trascurando le chitarre, si poggia parecchio su atmosfere languide e fumose. D’altronde gli Orient Express sono rei confessi, sbandierando fin dalla adattissima copertina il loro amore per gli anni ’70 e la scena psichedelica, senza trascurare un altrettanto sincero rimando al grunge, in particolar modo per ciò che concerne le tematiche. Sebbene la perfezione assoluta non sia ancora raggiunta a livello estetico/formale, nondimeno il rockeggiante quartetto riesce a rappresentare molto bene su disco la propria visione musicale, con dieci brani che si dipanano senza apparente fatica e che, in maniera sovente discreta e subliminale, si conquistano l’attenzione dell’ascoltatore. “Illusion” è un disco figlio di una scena ben precisa che però potrebbe piacere anche a coloro che se ne considerano estranei. Risultato mica da poco.