da Metallus.it
Primo lavoro ufficiale per gli Orient Express, usciti nel mercato musicale con la My Kingdom Music, etichetta italiana come anche i componenti del gruppo. Illusion è un lavoro che vuole apparire maturo ma nasconde in sé molte pecche. Le idee alla base ci sono, così come anche le influenze che , a volte con troppa chiarezza, trapelano dalle singole tracce. Nella scheda di presentazione , il gruppo si definisce “psychedelic dark rock” ed in effetti la psichedelica in certi passaggi non manca, grazie anche all’apporto del sinth. La parte rock è ben sviluppata per un prodotto votato alla commercialità: in “madness” , ad esempio, colpisce un’intro pesante che però risente troppo di un crossover ormai stantio. Segue “Illusion”, traccia che dà il nome all’album, in cui il sound riporta ai Muse suonati però “all’italiana”. Le radici dei quattro,infatti, si sentono molto, sebbene cerchino di emulare i miti stranieri, nella composizione dei pezzi, nella scelta dei suoni e forse anche nell’atteggiamento troppo perfetto e senza sbavature, rendendo il tutto un po’ troppo sterile. Afterhours, Marlene kuntz, e per non citare gruppi esplicitamente pop italiani, sono molto presenti: si ascoltino a tal proposito “Rats Now”, oppure “First down”. Naturalmente tale scelta di stile procura al gruppo un’ampia gamma di possibilità per il lancio di un singolo che possa “conquistare le radio”, e quindi essere ben apprezzato in un mercato molto commerciale della musica. Il lavoro, comunque, nasconde in sé degli aspetti interessanti soprattutto in tracce come: “Ten Drops”, che riporta alla mente le tracce più psichedeliche dei Kyuss di “Welcome to the sky valley”, oppure in “Today” dove si riassaporano suoni vicini a quelli dei lavori solisti di Trent Reznor. Nota di demerito all’aspetto “dark”, citato ma non presente all’appello: forse meglio così, perché avrebbe reso troppo ibrido questo lavoro. Invece in questo modo possiamo dire che è ben pronto ad affrontare una scena musicale standardizzata ma proficua.
da StereoInvaders
Il progetto Orient Express nasce nel 2002 e, dopo un demo del 2003, la band comincia a farsi sentire in giro per l’Italia, partecipando anche all’I-Tim tour, e proprio quest’ultima occasione gli consente anche di andare in onda su Rock TV. Dopo altri 3 anni di apparizioni live di supporto ad alcune band italiane e partecipazioni ad alcuni festival stranieri, la band inizia a registrare delle songs per l’album d’esordio, e nel maggio del 2007 sigla il contratto con la label My Kingdom Music, infine a settembre esce “Illusion”, CD che mi appresto a recensire. Già dalla copertina possiamo indovinare lo stile della band e quindi c’è molta coerenza con quanto proposto, ovvero un buon rock psichedelico anni ’70, con qualche tinta hard. Nelle note biografiche, gli Orient Express dicono di avere affinità musicali con i Motorpsycho e God Machine e per quanto riguarda le liriche, si ritrovano spesso nel pessimismo caro al movimento grunge. In tutto il CD permane uno stato di calma e tranquillità, il suono ha volte sembra rarefatto, ma quasi sempre la melodia risulta ispirata. Degna di nota anche la produzione che infatti aiuta il gruppo, regalando un suono cristallino. I pezzi sono dieci ed in ognuno il suono delle tastiere arricchisce ed enfatizza le atmosfere psichedeliche. Sicuramente un buon debutto; da tenere d’occhio.