Tratto dal numero di Dicembre 2007 de "Il Fieramosca"
ROCK BAND ORIENT EXPRESS
UNA GIOVANE REALTÀ MUSICALE DELLA NOSTRA CITTÀ
L'articolo è presente anche sul Magazine ComitatoProcanne
di Ilaria Ricco
Sono sempre stata un’amante dei viaggi, ma questa volta
non ho dovuto nemmeno fare la valigia, nessun biglietto mi è servito per salire su quest’Orient Express, e cominciare una nuova interessante avventura.
Un viaggio che trova la sua spiegazione nel suo dispiegarsi, la sua meta nel “non arrivare”, un percorso cominciato molto prima che io salissi su “questo treno”, e precisamente nell’ormai lontano 2002, quando i componenti di questa rock band pugliese, gli “Orient Express” appunto, casualmente si trovavano e decidevano di dar vita a questo ambizioso progetto. Un percorso musicale travagliato, come l’hanno definito gli stessi quattro protagonisti, tutti rigorosamente barlettani, Pablo (Paolo Ormas) alla batteria, Gg (Gigi Doronzo) alla chitarra, Wito (Vito Di Giovanni) voce e basso, e Blondy (Pasquale Giannini), sinth. Un cammino cominciato con molte difficoltà anni fa, andato avanti tra alti e bassi, tra demo autoprodotti, contest e concorsi a livello nazionale (come le finali nazionali al Live Tim Tour 2003 e al Kismet di Bari), partecipazioni a programmi su TV specializzate (come il Rock TV Tour), concerti in varie città d’Italia, come Roma, Firenze, Milano, Crotone, Reggio Calabria, Palermo, o come spalla a gruppi di levatura nazionale e internazionale (come i Tiromancino, i Marlene Kuntz, Eugenio Finardi, i Gemelli Diversi, Marta sui Tubi), fino al coronamento lo scorso 6 ottobre, con la presentazione ufficiale, a Trani allo Spazio O.F.F., del loro primo CD.
“Illusion”, prodotto dalla My Kingdom Music, è uscito il 5 settembre scorso sul mercato ed ha già registrato buoni consensi dalla critica specializzata (in attesa della degna attenzione da parte dei media locali): “Un esordio, quello della band pugliese, indubbiamente degno di nota, nel quale emergono una notevole capacità di creare melodie ispirate e fantasiose e una minuziosa accortezza e competenza nell’esecuzione e nell’arrangiamento dei brani…” (Debaser), o ancora “…il rockeggiante quartetto riesce a rappresentare molto bene su disco la propria visione musicale, con dieci brani che si dipanano senza apparente fatica e che, in maniera sovente discreta e subliminale, si conquistano l’attenzione dell’ascoltatore” (Silent ScreamZine).
Un CD sicuramente introspettivo, intimista, che descrive i vari aspetti del carattere di questo gruppo, come varie sfaccettature di un’unica personalità che si ritrovano in un comune filo conduttore che, come in un viaggio, attraversa tutti i testi del CD al ritmo del psych-rock, sin dal primo brano, “Eternal Child”, che al suo interno racchiude tutte le caratteristiche del loro suono, tenebroso e psichedelico, melodico e ricercato allo stesso tempo.
Un modo per esorcizzare le paure, “un pezzo di anima che sanguina”, come l’ha laconicamente definita uno dei componenti del gruppo stesso; lo spunto e l’ispirazione, è fornito da situazioni vissute in prima persona, con tutti i dolori, le paure e le speranze
I quattro componenti del gruppo, da sinistra: Blondy (Pasquale Gian-nini), Gg (Gigi Doronzo), Wito (Vito Di Giovanni) e Pablo (Paolo Ormas) ad esse legati, e quanto alle loro influenze, non mi sfoderano nomi altisonanti di gruppi legati alle tradizioni musicali del nostro passato, ma piuttosto mi parlano di sentimenti, in primis l’amore, quello per una donna, magari cantato in “maniera strana, sanguigna” come ci tengono a sottolineare, ma anche di tempo, vita, morte, sogni, che trovano attraverso la musica uno “sfogo grandissimo”, che parte da un bisogno quasi fisico di “completarsi”. Una “sorta di presa di coscienza del nostro essere costantemente sul filo del rasoio”, nostro riferito alla nostra generazione, così affannosamente alla ricerca di un senso, di una stabilità, e spesso allo sbando.
E se ancora questo turbinare di sentimenti non vi ha prepotentemente catapultato sul treno degli “Orient Express”, fatevi allettare da questo “viaggio”, consultando il loro sito http://www.officialorientexpress.it/, dove potrete trovare la biografia dettagliata del gruppo, le foto, i comunicati stampa, il calendario, i links, i testi e la cronologia dei concerti, così non potrete farvi trovare impreparati al prossimo evento di cui saranno sicuramente protagonisti prossimamente gli Orient Express, visto che ancora tanti sono gli impegni che li coinvolgeranno, specie per la promozione del loro CD. Ma se da saggi barlettani campanilisti, vorrete fare di più, potrete acquistare il loro “Illusion”, in tutti i negozi di musica (previa ordinazione), o a Barletta presso il Saint Patrick, o a Time of Music, o a Bari a New Report contribuendo a far vincere loro questa sfida e a prolungare ancora a lungo, questo loro “viaggio”!
non ho dovuto nemmeno fare la valigia, nessun biglietto mi è servito per salire su quest’Orient Express, e cominciare una nuova interessante avventura.
Un viaggio che trova la sua spiegazione nel suo dispiegarsi, la sua meta nel “non arrivare”, un percorso cominciato molto prima che io salissi su “questo treno”, e precisamente nell’ormai lontano 2002, quando i componenti di questa rock band pugliese, gli “Orient Express” appunto, casualmente si trovavano e decidevano di dar vita a questo ambizioso progetto. Un percorso musicale travagliato, come l’hanno definito gli stessi quattro protagonisti, tutti rigorosamente barlettani, Pablo (Paolo Ormas) alla batteria, Gg (Gigi Doronzo) alla chitarra, Wito (Vito Di Giovanni) voce e basso, e Blondy (Pasquale Giannini), sinth. Un cammino cominciato con molte difficoltà anni fa, andato avanti tra alti e bassi, tra demo autoprodotti, contest e concorsi a livello nazionale (come le finali nazionali al Live Tim Tour 2003 e al Kismet di Bari), partecipazioni a programmi su TV specializzate (come il Rock TV Tour), concerti in varie città d’Italia, come Roma, Firenze, Milano, Crotone, Reggio Calabria, Palermo, o come spalla a gruppi di levatura nazionale e internazionale (come i Tiromancino, i Marlene Kuntz, Eugenio Finardi, i Gemelli Diversi, Marta sui Tubi), fino al coronamento lo scorso 6 ottobre, con la presentazione ufficiale, a Trani allo Spazio O.F.F., del loro primo CD.
“Illusion”, prodotto dalla My Kingdom Music, è uscito il 5 settembre scorso sul mercato ed ha già registrato buoni consensi dalla critica specializzata (in attesa della degna attenzione da parte dei media locali): “Un esordio, quello della band pugliese, indubbiamente degno di nota, nel quale emergono una notevole capacità di creare melodie ispirate e fantasiose e una minuziosa accortezza e competenza nell’esecuzione e nell’arrangiamento dei brani…” (Debaser), o ancora “…il rockeggiante quartetto riesce a rappresentare molto bene su disco la propria visione musicale, con dieci brani che si dipanano senza apparente fatica e che, in maniera sovente discreta e subliminale, si conquistano l’attenzione dell’ascoltatore” (Silent ScreamZine).
Un CD sicuramente introspettivo, intimista, che descrive i vari aspetti del carattere di questo gruppo, come varie sfaccettature di un’unica personalità che si ritrovano in un comune filo conduttore che, come in un viaggio, attraversa tutti i testi del CD al ritmo del psych-rock, sin dal primo brano, “Eternal Child”, che al suo interno racchiude tutte le caratteristiche del loro suono, tenebroso e psichedelico, melodico e ricercato allo stesso tempo.
Un modo per esorcizzare le paure, “un pezzo di anima che sanguina”, come l’ha laconicamente definita uno dei componenti del gruppo stesso; lo spunto e l’ispirazione, è fornito da situazioni vissute in prima persona, con tutti i dolori, le paure e le speranze
I quattro componenti del gruppo, da sinistra: Blondy (Pasquale Gian-nini), Gg (Gigi Doronzo), Wito (Vito Di Giovanni) e Pablo (Paolo Ormas) ad esse legati, e quanto alle loro influenze, non mi sfoderano nomi altisonanti di gruppi legati alle tradizioni musicali del nostro passato, ma piuttosto mi parlano di sentimenti, in primis l’amore, quello per una donna, magari cantato in “maniera strana, sanguigna” come ci tengono a sottolineare, ma anche di tempo, vita, morte, sogni, che trovano attraverso la musica uno “sfogo grandissimo”, che parte da un bisogno quasi fisico di “completarsi”. Una “sorta di presa di coscienza del nostro essere costantemente sul filo del rasoio”, nostro riferito alla nostra generazione, così affannosamente alla ricerca di un senso, di una stabilità, e spesso allo sbando.
E se ancora questo turbinare di sentimenti non vi ha prepotentemente catapultato sul treno degli “Orient Express”, fatevi allettare da questo “viaggio”, consultando il loro sito http://www.officialorientexpress.it/, dove potrete trovare la biografia dettagliata del gruppo, le foto, i comunicati stampa, il calendario, i links, i testi e la cronologia dei concerti, così non potrete farvi trovare impreparati al prossimo evento di cui saranno sicuramente protagonisti prossimamente gli Orient Express, visto che ancora tanti sono gli impegni che li coinvolgeranno, specie per la promozione del loro CD. Ma se da saggi barlettani campanilisti, vorrete fare di più, potrete acquistare il loro “Illusion”, in tutti i negozi di musica (previa ordinazione), o a Barletta presso il Saint Patrick, o a Time of Music, o a Bari a New Report contribuendo a far vincere loro questa sfida e a prolungare ancora a lungo, questo loro “viaggio”!