da Raw & Wild
Suoni ovattati, luce e ombra che si alternano attraverso il vetro, paesaggi che passano. Questo è un viaggio in treno. Questa è la musica degli Orient Express. Un viaggio in dieci fermate. Quando partono le prime note di Eternal Child hai giusto il tempo di sistemare le valige e chiudere gli occhi. Il vero viaggio non è quello fisico, ma quello dei sensi. La voce di Wito e la chitarra di GG ti avvolgono con discrezione e delicatezza, quasi con pudore. I suoni sono soffusi ed estranianti. La seconda tappa, Madness, è quella dell’accelerazione. Quella che ti fa capire che il viaggio è iniziato veramente. Curve e salite sono roba che richiede cavalli, e la potenza è quella che gli Orient danno in quello che il loro pezzo più tirato. Illusion è l’attraversamento della campagna. Osservi fuori dal finestrino le distese di grano e quasi ti sembra di poterne sentire l’odore delicato. L’attacco dei sinth in Prison Head ti fa capire che è giunta la notte e con essa i sogni. Le atmosfere soffuse continuano in Rats Know,Ten Drops, First Dawn, Hidden Man e Today. L’ultima fermata è la lunga Euphoria. Come in ogni viaggio la gioia dell’essere arrivati è scalfita dalla tristezza dell’essere giunti a destinazione. La voglia di ripartire è tanta. In definitiva un disco per gli amanti dei Motorpsycho (in alcuni punti mi hanno ricordato i Led Zeppelin, quelli acustici) e per tutti gli amanti delle buona musica.
da Metalbeta.it
Illusione come speranza, illusione come luce accecante o semplicemente, illusione come fine di un sogno. La ricerca di una speranza, di una luce e di un sogno sono al centro di questo "Illusion", primo genito degli italianissimi Orient Express, ultima scoperta dalla sempre lungimirante My Kingdom Music.
Parlare di questo lavoro senza dover ricorrere alle emozioni è impresa vana, perchè quì tutto è emozione allo stato puro. Sensazioni di livida dolcezza lasciano spazio a fredde divagazioni mentali,
momenti in cui la musica ti spinge verso territori in cui normalmente il coraggio si piega alla paura.
Un viaggio ancestrale dunque, con atmosfere diluite allo spasimo, in cui il saggio uso del synth ben si accosta alla stupenda armoniosità delle sei corde affidate al tocco vellutato di Gigi. Pezzi come Eternal Child, Illusion, Prison Head ed Euphoria (senza dubbio la mia preferita) rispecchiano il vero animo di questa band, un animo sofferente, in cui la maestria di Pablo dietro le pelli e la voce calda e coinvolgente di Wito, cantante e bassista, si sposano in un connubio imprescindibile. Per tutti coloro i quali proprio non sanno vivere senza un paragone, posso affermare che i loro padri putativi siano i God Machine ma fra i solchi di quest' album c'è tanta personalità ed ispirazione.
Ottimo inizio dunque per i nostri Orient Express, autori di un album altamente consigliato.
Voto: 8/10
da ZeroAssoluto.biz
Provate ad ascoltare questo disco mettendo da parte pregiudizi e stupidi campanilismi e dopo vi chiederete perchè? la risposta è che la band è di Barletta (ORIENT EXPRESS) e che finalmente il 5 settembre è uscito il loro frutto è risultato di anni di prove e registrazioni.
Tentando di classificare il genere e lo stile degli ORIENT EXPRESS diventa difficile trovare la giusta definizione perchè ha influenze musicali diverse che partono da note puramente punk rock tipico dei 30 SECOND TO MARS(traccia n#2 MADNESS)mischiate a dolci ballate(ETERNAL CHILD) e sonorità che ricordano i TANGERINE DREAM e, voglio esagerare, i KING CRIMSON(ILUSION).
Loro si definiscono rock band vicina ai MOTORPSYCHO e GOD MACHINE e sono:
Vito(voce e basso), GiGi(chitarra), Paolo(batteria) e Pasquale(sintetizzatore).
Il disco è prodotto dall'etichetta indipendente MY KINGDOM MUSIC e registrato presso il GEL STUDIO di Trani(complimenti per la registrazione!).
Cari lettori di ZERO ASSOLUTO comprate e divulgate questo disco perchè merita posizioni di rilievo nelle file del circuiti alternativi del rock e non solo.
Dimenticavo di elogiare la copertina che mi ricorda molto i dischi dei SIOUXSIE and BANSCHES.
Ciao e buon ascolto.